Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917
Racconti
Precari è uno spazio di riflessione sulle
dinamiche che agitano il mondo del lavoro contemporaneo. I testi che qui si
raccolgono sono delle riflessioni, delle note introduttive a saggi, dei racconti
e dei pezzi di diario di campo, che descrivono la dimensione di diversi
contesti lavorativi. Questi testi sono precari in una duplice accezione: nel
primo caso perché l’oggetto di analisi della maggior parte degli scritti è la
condizione di insicurezza economica, esistenziale e sociale che investe la vita
di molte persone; nel secondo caso perché i piccoli articoli prendono spunto da
una osservazione partecipante che segue punti di partenza estemporanei,
improvvisi e caratterizzati da una delicato equilibrio fra individualità
disgregate e società sempre maggiormente interconnesse.
Racconti
Precari è il tentativo di discretizzare e rendere
comprensibile una parte di realtà sociale estremamente complessa e dinamica e,
nella fase storica attuale, sempre maggiormente in crisi. In questo senso, la
ricerca etnografica ed antropologica rappresenta un importante strumento di
analisi capace di rendere intellegibile ciò che tutti i giorni ci accade.
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